Miky Degni, vino e pittura. Due forme d’arte che si fondono

 



Miky Degni, vino e pittura. Due forme d’arte che si fondono

Un nuovo follower della pagina Instagram @winetelling_riky attira la mia curiosità, Miky Degni @miky_degni_official un mix tra arte, pubblicità, eventi, vino!

Decido così di scrivergli per fare la sua conoscenza seppur virtualmente e trovando molta gentilezza e disponibilità fissiamo un chiacchierata telefonica, con la promessa di condividere una bottiglia quanto prima.

Miky Degni

Miky Degni si definisce “un’artista non di primo pelo” nascendo come professionista 30 anni fa nella veste di creativo e graphic designer per grandi aziende oltre ad aver sviluppato la sua carriera di artista nel corso degli anni.

Il fil rouge che rende unica la sua professione e si contraddistingue da altre forme di marketing e comunicazione è quello di promuovere dei prodotti attraverso il linguaggio dell’arte. L’arte viene usata come veicolo per comunicare prodotti fisici, non vendendoli in maniera standardizzata.

La passione per il vino ha avvicinato Miky Degni ad una realtà della Valtellina nel 2007, Triacca, azienda vitivinicola con la predominanza di vitigni eroici. La creazione di etichette uniche per questa azienda e l’intuizione di iniziare a dipingere con il vino danno vita ai “dipinti ubriachi”.

I dipinti rigorosamente a base di vino sono stati dapprima utilizzati come veicolo per organizzare degustazioni e mostre in giro per l’Italia per poi diventare delle vere e proprie performance live. Un connubio tra il produttore di vino, l’artista che dipinge con lo stesso vino e un accompagnamento musicale dal vivo con jazzisti ha consolidato un format che ha trovato estremo successo nel panorama vitivinicolo, da nord a sud, passando anche per la Svizzera.

Miky Degni

Il progetto di Miky si è concretizzato nel “Per amor di vino tour” finalizzato a trasmettere questa passione e forma d’arte in tutta la Nazione destando curiosità tra gli spettatori e veicolando l’immagine dell’artista con un autopromozione dal vivo.

L’essenza del progetto è quella di far degustare il vino, far apprezzare la performance artistica con un sottofondo musicale per promuovere sè stesso e l’azienda vitivinicola, in un’ottica di cross-marketing.

“Ma come si fa a dipingere con il vino?” Questa la domanda che gli viene posta più spesso.
La risposta è la più semplice, si può dipingere con qualsiasi cosa abbia un pigmento!

Dalle ricerche che Miky Degni ha effettuato si presuppone sia stato il primo a creare questo tipo di performance e vista la buona riuscita del progetto alcune persone si sono accodate nel proporre format simili.

Le collaborazioni non solo con le aziende vitivinicole, ma anche in manifestazioni come il Vinitaly, in cui si è esibito double decker di Tannico o al palazzo dei congressi di Lugano in occasione del Ticino Wine.

Oltre alle opere d’arte con il vino ha scritto nel 2018 il libro “Aforismi Ubriachi” una raccolta di pensieri “buttati li nel tempo” e trasformati in una pubblicazione. Alla mia richiesta di raccontare il primo aforisma che gli viene in mente, la risposta di Miky è stata: “il vino è l’unica opera d’arte che si può anche bere”.

Miky Degni

Nel 2020 durante il primo lookdown causa Covid-19 un nuovo progetto legato al mondo enologico con l’inizio della creazione del vino “Basta”, un vino a sfondo sociale per dire basta alla violenza contro le donne, che è stato reso disponibile dal 25 novembre 2020.
In bottiglia una bonarda dell’Oltrepò Pavese dell’azienda Perego e Perego e in etichetta Simona Tassone, modella curvy, presentatrice e attiva combattente contro i pregiudizi delle persone.
Un progetto creato non per il guadagno ma per diffondere un messaggio potente coinvolgendo anche un’associazione a cui sono dedicati parte degli introiti.

Tornando a parlare di aforismi, il più calzante per enfatizzare la filosofia su cui si basa il vino “Basta” è proprio questo:
“la bellezza non è ne magra ne grassa è semplicemente bellezza”.

Per il futuro la speranza che tutto possa ritornare presto alla normalità e si possano riprendere i tour tra le bellezze dell’Italia e perchè no esportare il format creato e consolidato negli anni, potendo ritrovare quelle relazioni interpersonali ad oggi limitate.

E ovviamente la promessa di poter bere un calice assieme a Miky Degni quanto prima!

 

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