DO YOU SPEAK ENGLISH? SI, NEL MIO ASILO SI PARLA INGLESE


DO YOU SPEAK ENGLISH? NEL MIO ASILO SI

il primo asilo bilingue nell’hinterland di Milano, a Rozzano.

La campagna è curata dal creativo milanese Miky Degni


Una grande intuizione di un Comune dell’hinterland milanese (Rozzano) per avvicinare i più piccoli alla lingua inglese.


Testo di Marco Masini


Grazie ai più recenti studi, oggi sappiamo che l’età ottimale per iniziare l’apprendimento di una seconda lingua parte dalla nascita e si protrae fino agli otto anni. È durante questo periodo, infatti, che vi è un rapido sviluppo delle sinapsi e che quindi il cervello reagisce in modo migliore alle stimolazioni. 

Ecco perché insegnare l’inglese ai bambini piccoli è importante ed utile!


Dalla nascita e fintanto che il nostro cervello non completa il suo sviluppo, le nostre esperienze vengono immagazzinate nella memoria a lungo termine. È questo il motivo per cui l’apprendimento precoce di una seconda lingua – per esempio la lingua inglese – dà risultati ben diversi rispetto all’apprendimento in età adulta, quando a essere stimolata non è più la memoria a lungo termine, bensì quella a breve termine.

Oggi possiamo dire con certezza che il momento migliore per apprendere una lingua è durante la nostra infanzia. 


Il Nido di Rozzano è caratterizzato da bilinguismo. Ogni giorno si condividono esclusivamente in lingua inglese scoperte ed esperienze con bambini di età compresa fra i 12 e 36 mesi. Educatori qualificati e bilingue, continuamente aggiornati e seguiti da un coordinamento pedagogico, propongono attività basate sull’autoapprendimento tramite il gioco e l’interazione e seguendo un metodo che mette al centro del processo di apprendimento il bambino stesso.


Il nido bilingue prevede in tutte le sale la presenza di docenti madrelingua ed educatrici professionali per cercare di creare insieme una vera e propria routine dell’esposizione e apprendimento della lingua inglese. Inoltre al nido bilingue ci sarà la possibilità di avvalersi delle seguenti figure professionali: pedagogista e psicologa, psicomotricista e logopedista, neuropsichiatra infantile.


Un percorso che tiene conto di diversi aspetti fondamentali, quali le modalità di apprendimento più adeguate a ogni singolo bambino e i migliori mezzi con cui l’apprendimento può essere veicolato, in modo tale che le conoscenze acquisite possano costituire una base solida per l’apprendimento della lingua e consentano già nei primi anni di età di acquisire abilità utili per il successivo percorso scolastico e per una migliore comunicazione e integrazione globale.


Avvicinarsi a una lingua in modo naturale, con le modalità e gli strumenti più consoni, è infatti il modo più positivo e valido per porre le basi di un apprendimento efficace che permanga anche in età adulta.

Le attività di gioco sono, a tutti gli effetti, il modo più spontaneo con cui un bambino conosce il mondo, cresce. Ed è appunto tramite il gioco, il modo più naturale di apprendere ed esprimersi nei nostri primi anni di vita, che è possibile apprendere e porre le basi per ciò che sarà il nostro futuro.


Un approccio quindi pedagogico mirato al bilinguismo che, come ci dicono gli studi più recenti di neurolinguistica, non soltanto consente di apprendere in modo più facile e naturale una seconda lingua, ma determina e migliora molte abilità, non solo linguistiche, ma anche legate alla creatività, al problem solving, al pensiero astratto, allo sviluppo di aree cerebrali che riguardano aspetti quali il pensiero matematico e la lettura.

Un aiuto, quindi, su più fronti che non tralascia anche la crescita psicofisica ed emotiva.


Commenti

Post più popolari